martedì 16 marzo 2021

Intel Vs. Zilog

 

SCHEDA 113. Intel Vs Zilog. Questa è la 113esima scheda di un libro in cui documento, con molte schede, fatti curiosi che ho personalmente vissuto nella mia lunga attività in giro per il mondo.

Anno 1977. La storia tra Intel e Federico Faggin è stata particolarmente burrascosa e poco nota. Avevo conosciuto Federico nel 1971, quando lavorava presso Intel al progetto del primo microprocessor 4004 per la giapponese Busicom. Allora incontrai anche Masatoshi Shima, un ingegnere giapponese prestato alla Intel dalla Busicom e che avrà un ruolo importante nella Zilog di Faggin.

Come Federico spiega bene nel suo libro “Federico, il padre del chip intelligente” fu costretto ad abbandonare Intel perché non credevano nel microprocessor. Con Ralph Ungermann, pure ex Intel, fondò la Zilog e con un finanziamento della Exxon realizzarono lo Z80, un super microprocessor largamente superiore all’Intel 8080 e che fece tremare le vene ai responsabili Intel.

Come rappresentante esclusivo Intel per l’Italia, non potevo formalmente trattare concorrenti, tantomeno l’odiata Zilog. Fu allora che Ed Gelbach, executive VP di Intel e persona con cui avevo ottimi rapporti, in un incontro fuori Intel, mi suggerì caldamente non solo di evitare di rappresentare Zilog come Eledra, ma di evitare Faggin a livello personale e/o finanziario.

Se avevo qualche dubbio sulla appena nata Zilog, questo mi sparì e tornato in Italia creai un’altra azienda, la Ezimar Srl, e chiesi all’ing Giuseppe Pranzo, mio compagno di università, al momento libero, di assumerne la direzione (io non potevo). Con Ungermann firmammo un contratto di rappresentanza e l’operazione partì. Il successo dello Z80 fu immediato ed in un anno se ne vendettero di più di quanti 8080 vendette Eledra. Accadde poi che il successo inebriò Pranzo e praticamente gli dovetti cedere l’ancora piccola Ezimar che portò avanti da solo.


 

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