giovedì 6 marzo 2025

GUERRA; EMERGENZA; MOBILITAZIONE GENERALE, ARMAMENTI: UN’INCREDIBILE IGNORANZA.

Assicuro che sento tanta ignoranza soprattutto da parte di politici e così detti esperti, che comincio a capire quanto siamo stati fortunati a non aver fatto almeno altre tre guerre mondiali dopo le prime due. Questo solo per la paura dell’armamento atomico che provocherebbe la fine di tutti.

Comincio col ricordare che esiste una profonda differenza operativa tra le “Democrazie” e le “Dittature” che si differenziano sostanzialmente per il modo in cui il potere esplica la sua funzione e le nazioni oggi si distribuiscono, con varie sfumature, tra questi due estremi.

Semplificando molto, una dittatura può agire rapidamente sul suo armamento, una democrazia deve procedere con le lente e complesse procedure che in “tempi normali” nessun potere può disporre.  Un esempio: quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale nel settembre del 1939 la Germania disponeva di oltre 4.000 aerei da guerra, la più potente aviazione dell’epoca, più dei democratici Usa. Quando la democratica America fu attaccata dal Giappone nel dicembre del 1941 il Presidente dichiarò istantaneamente lo stato di emergenza, la mobilitazione generale ed in tre anni fabbricarono 300mila aerei e vinsero la guerra.

L’assurdità attuale è che stiamo parlando di “guerre” senza dichiararle o, peggio, delegandole per non intervenire direttamente e quindi rischiare l’uso di una pericolosa estensione ad una guerra generale che non potrebbe essere che atomica.

E qui nasce il grande equivoco o, se vogliamo, l’imbroglio colossale per quanto riguarda gli armamenti! Onde evitare equivoci, sottolineo subito che non considero la Federazione Russa di oggi una dittatura, ma solo, eventualmente, un diverso sistema economico e comunque molto simile a quello occidentale dopo il 1991. Ma comunque per motivi che non sta a me giudicare, ne è nato un confronto militare con l’Ucraina supportata dalle armi occidentali. Dal punto di vista puramente militare e di produzione di armi siamo ad un confronto impari ed assurdo anche terminologicamente: L’Ucraina ha subito dichiarato lo stato d’emergenza, la mobilitazione generale e quindi lo stato di guerra. Di contro la Russia NON HA DICHIARATO lo stato di emergenza ma “operazione speciale” per non far scattare l’emergenza e la mobilitazione generale e mantenere la questioni nei limiti, un po’ assurdi, “di operazione di polizia”.

L’Occidente ha accettato lo stato delle cose e cerca di far vincere la povera Ucraina fornendole un mare di armi in almeno sette lingue diverse e, assurdo, parla di “emergenza” senza dichiararla per non essere coinvolta direttamente (l’ombrello atomico fa paura!) Gli armamenti e qui sta il bello, siamo in una guerra convenzionale e scopriamo solo ora che l’industria pesante Russa lavorando 7 giorni alla settimana per 24 ore al giorno produce il triplo, sempre in armi convenzionali che tutto l’Occidente insieme e ci si meraviglia.

Concludo con un semplice esempio: se oggi il governo russo ordinasse 1000 carrarmati alla sua industria li otterrebbe forse in meno di due anni. Se li ordinasse un paese Europeo, senza modificarne le leggi (emergenza) dovrebbe chiedere i soldi al parlamento, discuterne per mesi, poi indire un appalto ad aziende sindacalizzate che li produrrebbero, forse, in 5 anni. Tutto qui!



 

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