Now published for my English readers, the first four books of a series of ten currently in preparation.
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Si è svolta ieri un’interessante conferenza dell’AStISI (Associazione per la Storia Dell’Informatica della Svizzera Italiana). La presentazione si è particolarmente incentrata sulla magnifica collezione di computer raccolta dal Prof. Carlo Spinedi e che ho avuto l’opportunità e l’onore di interamente fotografare e riportare in questo Blog nel 2019 su invito del rettore ing. Franco Gervasoni.
Riporto qui di seguito alcune immagini raccolte mentre ero
in sala e spero che l’operazione di rivalutare quanto il Professor Spinedi ha
raccolto e conservato non vada perduto.
Computer History Museum of the
Italian-speaking Switzerland (Ticino) Part 1
Computer History Museum of the
Italian-speaking Switzerland (Ticino) Part 2
Computer History Museum of the
Italian-speaking Switzerland (Ticino) Part 3
Storia del computer di 4000 anni
RETROCOMPUTER. Per gli appassionati dei vecchi computer ho pubblicato ora un nuovo libro intitolato “Retrocomputer” che riproduce quello che forse è stato il primo libro sui computer casalinghi pubblicato in Italia.
Ideato nel 1980 fu distribuito l’anno seguente ed è ora
ripreso con un’adeguata premessa. Per il momento è disponibile in formato
ebook, mentre la versione cartacea è in preparazione.
RETROCOMPUTER: https://bit.ly/3yz6mNq
Mary Anne Potter è stata un'importante scienziata di
semiconduttori che ha lavorato col premio Nobel Jack Kilby presso la Texas
Instruments. Ha dato un importantissimo contributo
per i circuiti integrati e a tutto il campo della microelettronica nel corso
della sua carriera. Potter ha conseguito il dottorato di ricerca in ingegneria
elettrica presso la Stanford University nel 1978 e ha iniziato la sua carriera
presso i Bell Labs, dove ha lavorato allo sviluppo di materiali e dispositivi
semiconduttori avanzati.
La ricerca della Potter presso i Bell Labs si è concentrata
sullo sviluppo dell'arseniuro di gallio (GaAs) come materiale per dispositivi
elettronici ad alta velocità, che da allora è diventato un materiale chiave nel
campo della microelettronica. Ha anche dato un contributo significativo allo
sviluppo di dispositivi basati su silicio, inclusi i primi transistor al
silicio con una lunghezza del gate di 0,1 micrometri, che hanno stabilito un
nuovo standard per le prestazioni del dispositivo.
Potter è stata anche una sostenitrice della diversità e
dell'inclusione nel campo dell'ingegneria e della tecnologia. È stata
presidente della IEEE Electron Devices Society ed è stata riconosciuta per la
sua leadership e difesa a favore delle donne e delle minoranze
sottorappresentate nel campo della microelettronica.
Nel rievocare la mia partecipazione come ospite alla serata del famoso “Costanzo Show” del febbraio 1990 e mostrandone la registrazione in pubblico si è visto come in quel video revocassi le gesta di quando quattordicenne e quindicenne realizzavo dei piccoli missili di alluminio da lanciare.
Ho ricevuto diverse richieste di spiegare meglio cosa avessi
fatto veramente a quell’età e per soddisfare i curiosi e gli increduli riporto
qui una serie di immagini che dimostrano quanto pericoloso fossi, io e la mia
squadra. Per gli interessati pubblicai il tutto su Amazon in un librino
intitolato “Missili sul Villaggio” che fa parte di una serie di due che
descrivono le gesta di quella che allora chiamammo il “Club dell’Allegria”, una
squadra di giovanissimi che ne combinava di tutti i colori nei tre mesi di
vacanze estive, oggi impensabili avventure.
VideoCostanzo Show prima serata
Missili sul Villaggio: https://bit.ly/3SZeXm3
La battaglia delle patate: https://bit.ly/3Zp5IxM
Nel mio Post di ieri 5 Mar 2023 ho introdotto lo spin-FET (spin Field-Effect Transistor) una nuova generazione di componenti elettronici che sfruttano la proprietà quantistica dello “Spin” degli elettroni.
In questo modo l’elettronica moderna può estendere la legge
di Moore ancora per moti anni e produrre dispositivi vari e computer con
caratteristiche stellari.
L’elaborazione digitale si basa sull’impiego di dispositivi
che dispongono di due stati denominati “1” e “0” e che, utilizzando la logica
booleana, consentono di costruire qualsiasi struttura computazionale. Questi componenti
che commutano tra “1” e “0” possono essere di qualsiasi forma, da rubinetti
dell’acqua ai relè, dai vecchi transistor agli spin-FET.
Chiaro che con rubinetti un computer sarebbe così lento che
per afre 2+2 impiegherebbe qualche minuto, ma comunque sarebbe in grado di
funzionare.
In sostanza, con lo spin-FET stiamo passando dal secolare
sviluppo dell’elettronica, che muove gli elettroni con campi elettrici,
all’elettronica quantistica che degli elettroni muove lo spin con campi
magnetici!
Lo spin dell'elettrone è una PROPRIETA' QUANTISTICA che descrive l'orientamento intrinseco dell’elettrone intorno
al suo asse e che caratterizza la sua interazione con i campi magnetici.
Il transistor SPIN-FET sfrutta lo spin "su" o
"giù" dell’elettrone rilevabile dal circuito che collega i terminali
S (Source) e D (Drain). Questa rilevazione è possibile per la particolare
struttura quantistica generata dai materiali con cui è realizzato. Quando gli
spin sono tutti orientati allo stesso modo non avviene alcun effetto di tunnel
(*), cioè il passaggio di elettroni, e quindi di corrente: questo viene
rilevato dal sistema come “0”. Se gli spin sono orientati casualmente l’effetto
tunnel si verifica, gli elettroni passano generando una corrente che il sistema
interpreta come “1”. Il tutto avviene con minima spesa energetica ed a
elevatissima velocità.
(*) In meccanica quantistica l’effetto tunnel si verifica
quando una particella come l’elettrone supera una barriera troppo alta per
essere superata secondo la meccanica classica
Per gli interessati questo mondo è opportuno vedere un video
di TED che illustra questa nuova era in cui nuovi materiali e la meccanica
quantistica che è il seguente: Abandoning Perfection for the Quantum Age.
Le immagini che seguono sono alcune tratte da un corso sullo
spin-FET e rendono bene la complessità per comprendere il funzionamento: Mi
riprometto di rendere comprensibile questa elettronica, o spintronica come si
definisce, alla maggior parte dei miei lettori.
Per gli interessati alla storia della tecnologia giunta fino
ad oggi ho scritto due libri in italiano ed inglese.
Il mostriciattolo semimetallico che ha cambiato il mondo
(Italiano): https://bit.ly/3Jfytr9
La mia storia con Intel (italiano): https://bit.ly/3EXSjom
The
Semimetallic Monstering that Changed our World (English): https://bit.ly/3kGzyPy
My Intel
Story (English): https://bit.ly/3ZezUvD
MICROCHIP: LA NUOVA LEGGE DI MOORE 2.0
È noto come la legge di Moore affermi che dal 1965 ogni due
anni l’industria sarebbe stata capace di inserire in un chip il doppio di
transistor, una legge che si è dimostrata valida fino ad oggi quando i nostri
smartphone ne contengono miliardi.
Oggi molti ritengono che quella legge abbia raggiunto il suo
limite con transistor grandi quanto poche decine di atomi e per la verità
incontrando il Dr. Moore nel suo ufficio alla Intel di Santa Clara nel 1991 mi confermò
questo limite anzi, per la verità, riteneva che lo avremmo raggiunto molto
prima del 2020.
Ma ancora una volta la tecnologia dimostra di essere in
grado di superare sé stessa con un novo transistor dal nome spin-FET (spin
Field-Effect Transistor) cui caratteristiche fanno prevedere che enormi
vantaggi in termini di energia e velocità rispetto al vecchio MOS-FET. Lo spin-FET sfrutta una caratteristica quantistica
dell’elettrone, il suo spin e con questo nuovo elemento disporremo presto di
dispostivi con frequenze dell’ordine dei Terahertz (migliaia di Gigahertz) e di
memorie e microchip a velocità ordini di grandezza superiori alle massime
attuali e non ci sarà limite all’espansione possibile dei nostri attuali
dispositivi digitali. Nasce la legge di Moore 2.0.
IN PROSSIMI
POST SPIEGHERÒ COME FUNZIONA LO SPINFET.
Per gli interessati alla storia della tecnologia giunta fino
ad oggi ho scritto due libri in italiano ed inglese.
Il mostriciattolo semimetallico che ha cambiato il mondo
(Italiano): https://bit.ly/3Jfytr9
La mia storia con Intel (italiano): https://bit.ly/3EXSjom
The
Semimetallic Monstering that Changed our World (English): https://bit.ly/3kGzyPy
My Intel
Story (English): https://bit.ly/3ZezUvD
Ho ascoltato ieri i due discorsi di #Biden e #Putin e mi sembra che il mondo sia tornato indietro di dieci secoli! Il discorso di Biden mi è sembrato quello del Papa Urbano II quando nell’undicesimo secolo chiamava alla guerra santa l’intera Europa contro gli Infedeli in Medio Oriente. La risposta, scontatissima di Putin, come quella del Saladino che si dichiarava pronto a far fuori i Crociati. Ma qualcuno si è posto la domanda di cosa succederà alla fine, qualunque cosa succeda, con un Paese come l' #ucraina con una superficie poco più dell’Italia confinante per 1.500 km con un Paese di 18 milioni di kmq?
HOMO TECNOLOGICUS. Ecco l’ultimo mio articolo pubblicato questo mese che tratta di come al #MIT (Massachusetts Insitute of Technology) il professor Paul Woskov, studiando come realizzare la #FusioneNucleare, ha trovato un modo per sciogliere le rocce e forare la crosta terrestre per creare una nuova #geotermia e attingere infinita energia geotermica. Questo fatto di cercare qualcosa e trovare una soluzione per altro, si chiama “serendipità”, e la scienza ne è piena!
Per il pdf dell’articolo: http://bit.ly/3Iu0tXA
"Quando le due parti in conflitto iniziano a prendere posizioni sempre più estreme e a difendere i loro interessi in modo più intransigente, rendono difficile la pace e la risoluzione pacifica di qualsiasi conflitto. Ciò è dovuto alla paura di sembrare deboli o di subire perdite se si negozia una pace."
Un altro grande del cielo che se ne va per sempre dopo il Concorde. Apprendo oggi della consegna da parte della Boeing dell’ultimo 747 e che la produzione con questa consegna finisce. Abbiamo sperimentato quanto fosse meraviglioso volare su questa immensa sala volante di lusso durante il nostro viaggio di nozze dell’agosto 1971. Era il volo TWA 803 New York – San Francisco dell’11 agosto 1971, uno dei primi, ed in cui il secondo piano era a disposizione come saletta di ritrovo con aperitivi e cocktail per i passeggeri del piano di sotto. Poi quel secondo piano fu sfruttato per aumentare il numero dei passeggeri. In elicottero a New York fotografammo le torri gemelle in costruzione … poi tirate giù da terroristi. Il mondo sta proprio Cambiando!
È stato per me affascinante sentir parlare giovani studenti di costi e strategie di marketing relativamente a loro progetti di elettronica, di 3D, ecc.
L’entusiasmo di Mauro Citraro - fondatore dello Startup
Garage – e Fabrizio Traversa - docente di Economia hanno dato vita allo scambio
di competenze tra studenti di economia e tecnologie innovative.
Gli Skipper, cioè gli studenti che stanno sviluppando delle
idee innovative presso lo Startup Garage, hanno affidato le proprie idee agli
studenti di economia che hanno sviluppato i loro business plan. L’esperienza ha
dato origine alla condivisione dei saperi sfociata in discussioni,
approfondimenti e suggerimenti che hanno permesso di gestire vere e proprie
dinamiche imprenditoriali.
STARTUP GARAGE SUPSI: una iniziativa che si sviluppa nel
nuovo centro Est del Campus di Lugano dove risiede la nuovissima sede della
SUPSI (Scuola Universitaria della Svizzera Italiana). Fa parte del Dipartimento
delle tecnologie della SUPSI il cui scopo primario consiste nell’accogliere gli
studenti con spirito imprenditoriale in un luogo informale per incanalare la
loro creatività confrontandola con ospiti esterni allo scopo di sviluppare la
loro voglia di impresa fino alla stesura di veri e propri “Business Plan”.
Per informazioni su questa iniziativa contattare: startupgarage@supsi.ch
Questo titolo rappresenta perfettamente la mia intera vita tecnologica da quando frequentavo la terza media. Fu infatti in quel lontano passato che un libricino di poche pagine descriveva l’elettricità a studentelli come me. Mi innamorai subito dell’ultimo capitolo che insegnava come costruire “UNA RADIO A GALENA PER ASCOLTARE LE ONDE HERTZIANE”. Per più di un anno lavorai per costruirmelo quel congegno tra immani difficoltà nonostante mio padre mi avesse disegnato a penna lo schema elettrico che riporto qui e che non potevo certo capire. Ci riuscii e fu l’inizio di una continua ricerca che mi portò a realizzare una radiolina a transistor che una rivista mi pubblicò un paio d’anni dopo. Fu l’inizio di una passione che mi portò a pubblicare altri articoli e libri fino ad oggi. Un piccolo dettaglio: la mia adora metà solo da poco mi ha rivelato che quando da studenti ci incontravamo ed uscivamo insieme io le parlavo continuamente dei “noiosissimi” semiconduttori e che faceva finta di interessarsi … ma non ne capiva niente!
Tutto l’ho pubblicato in due miei volumi:
Il mostriciattolo semimetallico che ha cambiato il mondo: https://bit.ly/3WqS5wO
56 miei articoli dal 1958 agli anni Sessanta: https://bit.ly/3C1DWhk