mercoledì 11 settembre 2024

MARIO DRAGHI: RAPPORTO UE SULLA COMPETITIVITA'

MIO COMMENTO.

Caro Draghi, la competitività non si compra!

A metà degli anni Ottanta la concorrenza giapponese nei semiconduttori stava distruggendo le aziende che li producevano nella Silicon Valley. Frequentavo quella valle dal 1969, da quando, appena finiti i miei studi al Politecnico di Milano, fondai la mia piccola startup (allora non si chiamavano così) e divenni il primo rappresentante dell’appena fondata Intel ed amico del suo fondatore Dr. Robert Noyce. I semiconduttori divennero il mio pane e praticamente saltavo da Milano a San Francisco quasi ogni mese condividendo con quell’area dolori e piaceri.

Una cosa che mi colpì fu la loro assoluta allergia per qualsiasi intervento pubblico o politico nei loro affari e le aziende nascevano e morivano in quantità enorme e senza tante storie.

Riprendendo il discorso della competitività, appunto a metà degli anni Ottanta, il Dr. Noyce si dimise da presidente della Intel e diventò il più autorevole lobbista a Washington in favore dell’introduzione di elevatissime tariffe doganali contro il Giappone e la creazione di un consorzio di aziende di semiconduttori sponsorizzato dal Governo per contrastare la concorrenza giapponese.

La Sematech (Semiconductor Manufacturing Technology), così si chiamava questo consorzio presieduto appunto dal Dr. Noyce, fallì miseramente i suoi obiettivi e ricordo solo che il povero Noyce morì di infarto mentre dormiva a Phoenix, in Arizona, nel 1990 e non so se per la grande pressione psicologica a cui era sottoposto od altro.

Apple, Microsoft, Intel, ed una serie di altre grandi aziende di grande successo della Silicon Valley oggi sommano una capitalizzazione di borsa paragonabile a quasi la metà del PIL europeo e tutte non hanno ricevuto un dollaro dallo Stato.

Cordialmente.

Ettore Accenti




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