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Mi interesso da tempo della Cina ed ho visitato nella mia
vita lavorativa sia la Repubblica Popolare Cinese sia l'altra CIna e cioè
Taiwan. Avendo collaborato anche con persone di quella provenienza credo di
averne percepito qualità e differenze. Mi sarebbe impossibile descriverne qui
in breve la mia sensazione e capisco come quello che definisco "un altro
pianeta" sia inconfrontabile con la nostra mentalità di Occidentali.
Ricordo solo come la Cina ed i cinesi siano l'unica entità per il 92% della
stessa etnia Han e da oltre 2000 anni, unico caso sul nostro pianeta e questo
li rende ovviamente alquanto più "connessi" di qualsiasi altro gruppo
umano. Qualche anno fa, ed avendone il tempo, ho voluto approfondire questa
realtà che fino allora conoscevo solo superficialmente: ho le descrizioni di
importanti personaggi come Henry Kissinger ed altri, di cui più oltre riporto i
link. Con l'arrivo in Italia del presidente Xi Jin Ping, mi spiego con quanto
affermava Den Xiao Ping, il dopo "Mao Tse Tung". Partendo dal
concetto che "non importa se un gatto è bianco o nero, l’importante è che
catturi i topi” Den Xiao Ping arrivò a concludere che “nessuno ha mai detto che
un comunista non possa diventare ricco”. Nacque così un capitalismo comunista,
assoluta novità in un mondo in cui le due forme economiche parevano
inconciliabili. E 30 anni dopo verifichiamo che la Cina Popolare da poverissima
è diventata la seconda potenza economica e militare del mondo e che, grazie a
quella simbiosi di praticamente unica etnia è strettamente collegata con i
molti milioni di cinesi sparsi nel mondo. Possiamo criticare, discutere di
democrazia, ma la dimostrazione di quanto quell’iniziale intuizione di Den Xiao
Ping si sia dimostrata, per loro, estremamente proficua e la ormai affermata
supremazia economica della Cina è un fatto e non più un progetto. A questo
punto sorge una domanda naturale ed attuale: “cosa viene a fare Xi Jin Ping in
Italia?”. La risposta è semplice, fa parte del piano a lungo termine cinese di
espansione economica che attraversa l’Africa, il Sud America, il Nord America e
l’Europa e l’Italia ne è una porta d’ingresso “politica”, non intermine di
volumi di affari (la Germania è largamente al primo posto), ma in termini
geografici (via della seta sud) e per la sua necessità di appoggi finanziari. Sento
domande del tipo se sia giusto, se sia sbagliato, cosa fare ed altre
sciocchezze del genere. La geopolitica internazionale è come un insieme di
grandi zolle geologiche che si muovono lentamente ed inesorabilmente e che
provocano piccoli e grandi terremoti. Nella nostra limitata capacità di
contrastarle dobbiamo solo capire come muoverci nel breve osservando con
sismografi gli effetti e preparandoci a gestire le situazioni che non sono
prevedibili … non facile, ma questo è il bello della vita! Dopo aver letto
alcuni dei volumi che qui riporto e consiglio a chi veramente volesse capire,
confermo che cercherò, nei miei limiti, di seguire questi eventi e commentarli
in questo mio Blog.
* China –
Henry Kissinger – (eBook) $ 11.5