domenica 31 agosto 2025

Serie nostri libri "Viaggio nel tempo"

 PAGINA PUBBLICITARIA CHE USCIRA’ SU UN MENSILE SVIZZERO NEL PROSSIMO MESE DI SETTEMBRE SUI NOSTRI PRIMI 3 VOLUMI DELLA SERIE “VIAGGIO NEL TEMPO”.

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sabato 16 agosto 2025

TRUMP-PUTIN: LA DOMANDA FONDAMENTALE

Se la Russia non avesse invaso l’Ucraina e combattuto contro l’Occidente come è accaduto, Putin sarebbe stato accolto su un tappeto rosso da un presedente americano, qualsiasi presidente?

Siamo quindi difronte alla prova provata che ancora nel ventunesimo secolo il rispetto tra le grandi potenze, come nel passato più remoto, si ottiene solo mostrando i muscoli!



giovedì 14 agosto 2025

GUERRA UKRAINA

 

PERCHE’ OGGI ALCUNE GUERRE NON FINISCONO MAI.

La millenaria storia dell’umanità insegna che le guerre finiscono con un vincitore ed un perdente. La Seconda guerra mondiale finì col lancio di due bombe atomiche su due città abitate solo da civili per volontà dei militari USA, volontà confermata dal presidente Truman.

La prima guerra dopo fu quella della Corea (nord contro sud) sostenuta dall’occidente (sud) e da Cina e Urss (nord) terminata tre anni dopo con una tregua fermatasi allo stesso punto di partenza dopo centinaia di migliaia di morti.

Anche questa volta i militari USA, per vincerla, chiesero l’uso della bomba atomica, ma Truman lo vietò. Perché?

Dal 1949 l’URSS, con la sua prima bomba atomica, divenne una potenza nucleare e Truman sapeva che l’uso di quell’arma sarebbe stata una tragedia per i due contendenti e fermò il generale MacArthur che la voleva usare.

Questo è l’”EQUILIBRIO STRATEGICO” sotto cui viviamo ed ancora oggi, dopo 73 anni, nord e sud corea sono in stato di guerra (tregua).

Che finisca così anche tra Ucraina ovest ed Ucraina est?



mercoledì 13 agosto 2025

TRUMP e PUTIN: ALASKA E SCOZIA, ROBA DA PREMIO NOBEL DELLA FURBIZIA GEOPOLITICA

 Se esistesse una avanzata civiltà marziana che ci guarda non potrebbe fare altro che chiuderci tutti in un immenso manicomio.

Aggiungo che dal mio intero corso scolastico presso lo Zaccaria di Milano, strettamente cattolico, mi risuonano spesso alcune frasi di quel Vangelo ripetutomi alla nausea e che poi ho mal seguito nella vita partica. Una di queste frasi è la famosa risposta di Gesù di fronte ad Erode quando affermò “Date a Cesare quello che è di Cesare e date a Dio quello che è di Dio”.

La spiegazione che mi fu data allora è che a Cesare tutti dovevano “moneta”, cioè le tasse e che ognuno, poi, poteva pregare per chi voleva. Chiaro che oggi “Cesare” è Trump e da questo punto di vista è lampante cosa accadrà dopodomani in Alaska.

Analizzo in breve il pensiero trumpiano che mi è chiarissimo fin dalle sue prime mosse da presidente: tanto denaro per il suo paese, a qualsiasi costo e nel più breve tempo possibile.

Prima sua mossa, recuperare le spese fatte dai suoi predecessori per l’Ucraina, particolarmente quelle fatte da Biden: firma da parte di quel povero e bistrattato Zelensky di un gigantesco cambialone su tutti i minerali dell’Ucraina (immagino dovunque siano o saranno).

Seconda mossa: certo, se la guerra continua l’Ucraina va difesa, leggi Patriot, ecc., ma lui li vende ai guerrafondai europei che li danno all’Ucraina.

Terza mossa armamenti futuri: certamente a tutti, ma pagamenti in contanti da tutti ed aumento della sua produzione.

Ricostruzione Ucraina: Nazione praticamente distrutta e diventata improduttiva. Grande piano Marshall, ma questa volta lo devono pagare gli europei.

Da tutto questo, cosa si discuterà dopodomani ad Anchorage? Semplice, ecco il dialogo: 

«caro Vladimirovich, a me della tua guerra non interessa un bel niente, se vuoi piantarla bene, se vuoi andare avanti affari tuoi, comunque qui firmami anche tu un bel cambialone sulle terre rare e titanio (di questo nessuno parla ma ne è maledettamente interessato) che eventualmente sarà sotto i tuoi piedi», «Certo, caro Donald, nessun problema, anzi avrei un sacco di altre cosette da venderti ma prima calma quei tuoi giannizzeri che ti hanno succhiato il sangue e vorrebbero continuare». 

Poi, sicuramente Trump aggiungerà, con tono più familiare: «Senti Vladimir, qui siamo pacifici confinanti ed abbiamo un sacco di interessi in comune e poi ti abbiamo abbiamo acquistato la russa Alaska con tutti i suoi tesori, cos’è questa storia che hai affittato il porto di Vladivostok ai tuoi amici cinesi. Se facciamo un accordo, ti compro i tuoi rompighiaccio atomici e ci facciamo una bella autostrada navale a Sud del polo Nord, ci prendiamo petrolio, gas e minerali e fottiamo europei e cinesi!». 

«Ottimo piano Donald, ma come la mettiamo con tutte quelle tue sanzioni, tariffe doganali e editti presidenziali che emetti e cambi ogni giorno?», «Tranquillo Vladimir, devo pur far capire a tutti gli gnomi chi comanda, e poi non dirmi che le mie sanzioni non ti abbiano aiutato, ora ti produci all’interno dei tuoi 18 milioni di kilometri quadrati anche i formaggini, anzi, se hai qualche milionata di terre di troppo, posso anche pensare a crearti un bel consorzio che te le compra, come abbiamo fatto per l'Alaska, ho un sacco di “carta” che posso ancora stampare». Una stretta di mano e, via, ognuno a Washington e Mosca.



sabato 2 agosto 2025

GIUBILEO ANNO 2025 Vs GIUBILEO ANNO 1900

 LEONE XIII E GIUBILEO ANNO 1900

Eccezionale coincidenza mentre prepariamo il terzo volume della serie “Viaggio nel tempo con La Domenica del Corriere”.

La mia co-autrice, detta consorte, che prepara i testi del terzo volume, mi ha rintracciato la una bellissima immagine di Papa Leone XIII che riceve il Sacro Collegio dopo il Giubileo del 1900.

La didascalia recita “LE FESTE DEL GIUBILEO PAPALE A ROMA – S. S. LEONE XIII RICEVE GLI AUGURI DEL SACRO COLLEGIO”

La seconda immagine, pubblicata nel primo volume, appare il Papa che chiudeva la porta santa di San Pietro alla fine dell’anno Giubilare.

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Viaggio nel tempo 1902: prossima pubblicazione




FANTASYLAND

 ALLIBISCO SEMPRE PIU’!

Ma veramente non si è capito che, quando si parla di “EQUILIBRIO STRATEGICO” dalla fine della Seconda guerra mondiale, si intende proprio l’equilibrio tra potenze nucleari?

Ma non si è capito che per equilibrio strategico si intende che l’attacco ad un paese nucleare provochi un contrattacco immediato che distrugge ambedue i Paesi e non solo?

Ma non si è capito che sotto questa minaccia siamo sempre stati e sempre saremo da quando l’atomica fu inventata?

Ma non si è capito che anche l’attuale guerra in Ucraina ed altre hanno come causa e motivo proprio questo equilibrio?

Quando leggo certe cose penso proprio che molti credano di vivere in fantasyland!


venerdì 1 agosto 2025

Israele, Palestina e Occidente. Sharon e Netanyahu

ISRAELE, PALESTINA e OCCIDENTE, UN MONDO CHE MI MERAVIGLIA E MI TERRORIZZA SEMRE PIU?! Nella mia non breve vita familiare e di lavoro ho avuto occasione di trattare con persone di moltissimi Paesi ed anche di parti in conflitto come nel Medio Oriente e, mettendo insieme, mie esperienze ed un po’ di conoscenze storiche, oltre a quelle vissute, sono stravolto da quello che vedo e sento soprattutto dai giornali. Sia chiaro, non trovo nulla di strano dall’effetto sulle persone comuni che leggono le guerre dai resoconti di morte e distruzioni, ma quelli che mi terrorizzano sono i governanti, tutti i governanti, che sembrano parlare solo pensando di cosa dire per ottenere consenso a breve senza risolvere i veri problemi, anzi aggravandoli. Sulla questione Palestina Israele ne faccio un breve riassunto.

1947. dopo fine della Guerra Mondiale approvata nascita Israele e Palestina praticamente col consenso delle potenze vincitrici e, chiaramente, senza il consenso dei Paesi e dei popoli arabi coinvolti.
1967. Per brevità, passo a questo anno quando, nella guerra dei 6 giorni, Egitto, Siria e Giordania circondano Israele e il generale con un occhio solo, Moshe Dayan, decise un attacco preventivo vincendo la battaglia ed allargando i confini di Israele grazie all’armamento francese.
1973. Secondo grande conflitto di Israele (Kippur) contro Egitto in cui Francia pone il veto a forniture d’armi ad Israele ed USA iniziano un gigantesco ponte aereo salvando Israele e col divieto degli europei del sorvolo sul proprio territorio.
Pasqua 1987. Prima Intifada in Israele e mia decisione di raggiungere con la famiglia, comunque, Israele col viaggio prenotato per quella Pasqua. Solo al ritorno seppi leggendo cosa era successo e perché giovanissimi vicino al varco di Allenby vicino a Gerico tiravano sassi sulla nostra auto noleggiata e che aveva la grande scritta “Budget”.
1991 gennaio. Divento responsabile business internazionale di una multinazionale e decido di iniziare un giro di osservazione partendo dal Medio Oriente. Tre giorni prima della mia partenza scoppia la prima guerra contro Irak e rimando la visita di alcuni mesi ad Arabia Saudita, Dubai, ecc. ecc. Kuwait, mia area, al momento era sparito dalla carta geografica.
Altri viaggi e dialoghi in vari paesi con vari collaboratori di varie religioni.
2005 Ariel Sharon primo ministro di estrema destra israeliano decide di ritirare Israele da Gaza spostando tutti i propri cittadini per iniziare una trattativa per due stati.
Il resto è cronaca e sento un mondo di chiacchiericcio, e non della gente comune, che pensa di poter risolvere un problema che dura da quasi un secolo con dei semplici annunci per ottemperare SOLO alla necessità del proprio personale consenso: SONO TERRORIZZATO.