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In questi giorni ho visto numerosi suggerimenti di come e dove fotografare il passaggio sull’Italia della stazione spaziale. Ho visto anche qualche modesta foto di un cielo nero con un puntino come grande successo nell’essere riusciti a catturare quella stazione. Vorrei solo affermare che modestamente già nel 1960 ero riuscito a catturare fotograficamente il passaggio di un satellite artificiale. Riporto qui di seguito la foto e la nota scansionata dal mio album fotografico ed il negativo originale. Si trattava del satellite americano Echo I, un pallone argentato con superficie riflettente allo scopo di studiare la riflessione a Terra di onde radio. Per riprendere quel passaggio ho usato una macchina Rolleicord a pellicole da 6x6 cm e con una posa di 90 minuti, cosa non possibile con le moderne digitali. Per scattarla posizionai la fotocamera al buio in un angolo scurissimo in campagna, aprii l’obiettivo e tornai dopo un’ora e mezza a chiuderlo. Con grande meraviglia e solo dopo lo sviluppo del negativo potei constatare di essere riuscito a catturare quel satellite che avevo visto anche ad occhio nudo passare sopra di me mentre l’obiettivo era aperto … ricordo d’infanzia meraviglioso!
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