Ne seguo lo sviluppo da molti anni, da quando ero studente, e particolarmente il progetto internazionale ITER a Cadarache in Francia. Ho seguito anche gli esperimenti del MIT e di Livermore, realmente molto più modesti del progetto ITER, ma che seguono altri filoni scientifici.
Devo dire che questo annuncio di oggi è un magnifico esempio
della grande capacità di marketing di cui gli americani sono maestri, e sia chiaro,
condivido in pieno quanto stanno facendo, cogliendo il momento politico più
opportuno in cui il mondo cerca soluzioni per la sua fame di energia. Negli USA
gli investimenti in quest’area sono sempre stati modesti ed a singhiozzo, fin
dagli anni ’90, e quindi ben venga questa “botta” comunicativa se sortirà
l’effetto di spingere il governo USA a concentrare investimenti sulla fusione
atomica.
Ho scritto molto su questa fusione in miei articoli ed in un
paio di libri e mi ero sempre chiesto come mai l’umanità fosse riuscita tra il
1943 ed il 1945, partendo da zero, a realizzare bombe atomiche concentrando le
migliori risorse umane ed economiche e poi, dopo la bomba H all’idrogeno del
1952 ed il progetto TOKAMAK dello scienziato russo Sacharov, per utilizzare
pacificamente quell’energia siamo ancora oggi alla linea di partenza … che
forse questa soluzione non fosse comodo a molti?
Quanto annunciato oggi da Livermore riguarda l’aver ottenuto
per una frazione infinitesima di secondo l’accensione di un plasma di deuterio
e trizio misurando in quella frazione che l’energia prodotta era superiore
all’energia immessa dai potenti laser.
Fatto indubbiamente interessante, ma noto dalla prima bomba
H. pur essendo sicuramente utilissimi i dati ricavati dall’esperimento, siamo a
Q1, dove Q è il parametro utilizzato da ITER per indicare il primo livello di
energia necessaria. Per realizzare una vera centrale occorre raggiungere Q10,
cioè produrre 10 volte di più dell’energia per sostenere il solo plasma ed
alimentare tutto l’ambaradan che sta intorno, obiettivo previsto per la seconda
metà di questo secolo. Inoltre, fatto importantissimo, la fusione avviene tra
deuterio e trizio a 150 milioni di gradi centigradi e siccome il trizio non è
diffuso come il deuterio bisogna produrlo artificialmente; non avremo fusione
senza che contemporaneamente questa non auto produca trizio, test previsto per
il 2035.
In conclusione, al ritmo attuale questa fusione nucleare
servirà solo per il prossimo secolo … a meno che quest’azione marketing non dia
una bella svegliata!
Reattore ITER: storia infinita: https://bit.ly/2HJHsjJ
Energia da fusione: https://bit.ly/3TelojS
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