sabato 22 marzo 2025

Tecnologia: 4 Libri Fondamentali per Capire il Presente e il Futuro

Premessa

La tecnologia evolve alla velocità della luce, e comprenderla è essenziale per orientarsi nel mondo moderno. Con l’ultimo libro Semiconduttori, un volume di 300 pagine in grande formato, Ettore Accenti completa una tetralogia imperdibile per esplorare la Silicon Valley, i microchip e l’innovazione che ha trasformato le nostre vite. In questo articolo ti presento 4 libri fondamentali per capire il passato, il presente e il futuro della tecnologia.

Chi è Ettore Accenti?

Ettore Accenti è un ingegnere elettrotecnico italiano, laureato al Politecnico di Milano, con oltre 50 anni di esperienza nel settore tecnologico. Nato a Milano, ha fondato Eledra 3S, una società di distribuzione tecnologica, ed è stato un pioniere nella Silicon Valley, collaborando con leggende come Robert Noyce e Steve Jobs. Autore prolifico, vive oggi in Svizzera, dove continua a rendere accessibili temi complessi come i semiconduttori e i circuiti integrati.

I 4 Libri Fondamentali

1. Semiconduttori
Un’opera monumentale di 300 pagine che esplora il cuore della tecnologia moderna: i semiconduttori. Perfetto per chi vuole capire come funzionano i dispositivi che usiamo ogni giorno.

2. Mia Storia con Intel
Un viaggio personale nella Silicon Valley, con aneddoti su Intel e i suoi protagonisti. Ideale per gli appassionati di storia tecnologica.

3. Mondo Microchip
Un’analisi approfondita dell’evoluzione dei microchip, pilastri dell’era digitale.

4. Chip, Rivoluzione Copernicana
Un libro che paragona l’impatto dei chip a una rivoluzione scientifica, spiegando il loro ruolo nel cambiare il mondo.

Perché leggerli?

Questi quattro libri offrono una visione panoramica unica: dalla teoria dei semiconduttori alla pratica della Silicon Valley, passando per la rivoluzione dei microchip. Che tu sia un esperto o un curioso, Accenti rende la tecnologia accessibile e affascinante. Per scoprire tutti i miei libri, clicca qui.



sabato 15 marzo 2025

AUTO ELETTRICA, UNA GRANDE CHIMERA

 AUTO ELETTRICA: UNA CHIMERA

L’avevo scritto in un articolo nel maggio 2020 e non era una previsione da Nostradamus ma il semplice risultato di calcoli matematici sull’energia. Lo ripubblico qui perché ritengo sia importante capire di come in questo mondo sia importante, per qualsiasi argomento tecnologico, prima di tutto “FAR DI CONTO!”, prima di prendere qualsiasi decisione.

Per il pdf: https://bit.ly/3glAGU5




giovedì 13 marzo 2025

GEOPOLITICA TECNOLOGICA

Pubblicato ora il mio ultimo articolo sul periodico svizzero Ticino Management. In questo numero compare anche la pagina di pubblicità del mio recente libro “SEMICONDUTTORI” disponibile su Amazon e anche alla libreria del LAC (Lugano Arte e Cultura 079 8973104).

Articolo “Geopolitica Tecnologica” pdf. https://bit.ly/4hviYsX

Libro “SEMICONDUTTORI”. https://amzn.eu/d/4bMdaRY

Libro “Semiconduttori, anteprima”. https://amzn.eu/d/d40LGuF






sabato 8 marzo 2025

LIBRO "SEMICONDUTTORI"

OLTRE CHE SU AMAZON IL MIO “SEMICONDUTTORI” È DISPONIBILE PRESSO LA LIBRERIA DEL LAC, LUGANO (091-980082).

SEMICONDUTTORI, versione completa (300 pagine): https://amzn.eu/d/6wCg2uZ
SEMICONDUTTORI ANTEPRIMA, e-Book (70 pagine, gratis 9-10 mar)): https://amzn.eu/d/7Bt5tfZ




giovedì 6 marzo 2025

GUERRA; EMERGENZA; MOBILITAZIONE GENERALE, ARMAMENTI: UN’INCREDIBILE IGNORANZA.

Assicuro che sento tanta ignoranza soprattutto da parte di politici e così detti esperti, che comincio a capire quanto siamo stati fortunati a non aver fatto almeno altre tre guerre mondiali dopo le prime due. Questo solo per la paura dell’armamento atomico che provocherebbe la fine di tutti.

Comincio col ricordare che esiste una profonda differenza operativa tra le “Democrazie” e le “Dittature” che si differenziano sostanzialmente per il modo in cui il potere esplica la sua funzione e le nazioni oggi si distribuiscono, con varie sfumature, tra questi due estremi.

Semplificando molto, una dittatura può agire rapidamente sul suo armamento, una democrazia deve procedere con le lente e complesse procedure che in “tempi normali” nessun potere può disporre.  Un esempio: quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale nel settembre del 1939 la Germania disponeva di oltre 4.000 aerei da guerra, la più potente aviazione dell’epoca, più dei democratici Usa. Quando la democratica America fu attaccata dal Giappone nel dicembre del 1941 il Presidente dichiarò istantaneamente lo stato di emergenza, la mobilitazione generale ed in tre anni fabbricarono 300mila aerei e vinsero la guerra.

L’assurdità attuale è che stiamo parlando di “guerre” senza dichiararle o, peggio, delegandole per non intervenire direttamente e quindi rischiare l’uso di una pericolosa estensione ad una guerra generale che non potrebbe essere che atomica.

E qui nasce il grande equivoco o, se vogliamo, l’imbroglio colossale per quanto riguarda gli armamenti! Onde evitare equivoci, sottolineo subito che non considero la Federazione Russa di oggi una dittatura, ma solo, eventualmente, un diverso sistema economico e comunque molto simile a quello occidentale dopo il 1991. Ma comunque per motivi che non sta a me giudicare, ne è nato un confronto militare con l’Ucraina supportata dalle armi occidentali. Dal punto di vista puramente militare e di produzione di armi siamo ad un confronto impari ed assurdo anche terminologicamente: L’Ucraina ha subito dichiarato lo stato d’emergenza, la mobilitazione generale e quindi lo stato di guerra. Di contro la Russia NON HA DICHIARATO lo stato di emergenza ma “operazione speciale” per non far scattare l’emergenza e la mobilitazione generale e mantenere la questioni nei limiti, un po’ assurdi, “di operazione di polizia”.

L’Occidente ha accettato lo stato delle cose e cerca di far vincere la povera Ucraina fornendole un mare di armi in almeno sette lingue diverse e, assurdo, parla di “emergenza” senza dichiararla per non essere coinvolta direttamente (l’ombrello atomico fa paura!) Gli armamenti e qui sta il bello, siamo in una guerra convenzionale e scopriamo solo ora che l’industria pesante Russa lavorando 7 giorni alla settimana per 24 ore al giorno produce il triplo, sempre in armi convenzionali che tutto l’Occidente insieme e ci si meraviglia.

Concludo con un semplice esempio: se oggi il governo russo ordinasse 1000 carrarmati alla sua industria li otterrebbe forse in meno di due anni. Se li ordinasse un paese Europeo, senza modificarne le leggi (emergenza) dovrebbe chiedere i soldi al parlamento, discuterne per mesi, poi indire un appalto ad aziende sindacalizzate che li produrrebbero, forse, in 5 anni. Tutto qui!



 

EUROPA, NATO, GUERRE, E LA GRANDE CONFUSIONE

Da qualche tempo ascolto politici ed esperti su argomenti delicatissimi come se si trattasse di discutere della ricetta di come cuocere le zucchine! Ci rendiamo conto che, soprattutto in Europa, stiamo scherzando col fuoco? Ho ascoltato attonito trasmissioni televisive che discutono delle centinaia di miliardi che la Commissione UE sta chiedendo per finanziare nuovi armamenti e nessun esperto ha fatto una semplice domanda: “sono i soldi che da tempo vari presidenti Usa, compreso Trump, chiedono all’Europa per aumentare il loro contributo alla NATO o è qualcosa d’altro? Sento assurdi commenti come se fossimo alla soglia dello scioglimento della Nato, la più potente e sicura alleanza difensiva, e non sempre solo difensiva, dell’intero pianeta! Ma che assurdità stiamo portando avanti? Forse certe frasi Usa tipo “riduciamo le nostre forze, le nostre spese, ecc. ecc.” vengono sfruttate per attivare sviluppi e spese militari fuori dal mondo? Ma nessun presidente Usa potrà mai compromettere un’alleanza che include anche paesi come Turchia e Canada senza un consenso dell’Alleanza Nato, mentre certamente può farlo per le altre forze militari che tengono in varie nazioni, compresa l’Europa, nell’ambito degli accordi bilaterali “Status of Forces Agreement (SAFA)” che gli USA, al di fuori della Nato, detengono, ed in grande misura, soprattutto in Italia e Germania. In Italia, ad esempio, le basi Usa a Sigonella ed Aviano sono sotto la giurisdizione militare Usa e non Nato.

Ricordo proprio che da Aviano decollavano i cacciabombardieri Usa che bombardavano la Serbia durante il governo Dalema.

CONCLUDENDO: I SOLDI CON CUI I CITTADINI UE DOVREBBERO INDEBITARSI PER ARMARSI DI PIÙ SONO DESTINATI A SODDISFARE LE RICHIESTE USA DI FINANZIARE MEGLIO LA NATO O A QUALCOSA D’ALTRO, MOLTO PERICOLOSO?



domenica 2 marzo 2025

ERRORE CAPITALE DI ZELENSKY

Avendo decenni di esperienza con gli americani e conoscendo un po’ di inglese e seguito in diretta la farsa Trump-Zelensky, ritengo che pochi abbiano capito il vero errore del “capo di Stato” o meglio “primo rappresentante dell’Ucraina”.

1.      Zelensky avrebbe dovuto parlare in ucraino con un valido interprete e non in inglese senza poterne conoscere le piccole sfumature di una madrelingua. Putin, e come lui quasi tutti i Capi di Stato, quando discutono in pubblico o davanti a giornalisti usano interpreti molto capaci e non si espongono a tentare un dialogo diretta in un’altra lingua. Questo da tempo di pensare le risposte e soprattutto, poi, a dare la colpa a sbagliate interpretazioni al povero interprete.

2.      Esempio: “Trump gli ha detto che non ha le carte …”, frase comune in Usa per significare che “non ha il potere per farlo …”. Risposta di Zelensky “noi non giochiamo a carte, facciamo una guerra!”. Applauso dagli ucraini, senso di offesa per chi ascolta in Usa.

3.      Zelensky insinua in un modesto inglese che la sua guerra è anche per proteggere gli Usa. E come la può prendere un popolo che si ritiene il più potente del mondo?”

4.      Trattando ai vertici con un alleato importante, che siano gli Usa od anche l’Italia, la preparazione diplomatica dell’incontro va realizzata dai propri e migliori esperti, detti “sherpa” e non lasciata alla pericolosa improvvisazione di un dialogo diretto ed impari, oltretutto pubblico, che non può poi avere alcuna correzione o spiegazione e lasciato alle mille interpretazioni di giornalisti e pubblico.

5.      Concludendo, con una guerra pericolosissima in corso ed avendo lettene tante di storia non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a gestori del mondo da terza elementare della diplomazia … e sono generoso!