martedì 22 luglio 2025

DRAMMI DEL MARE: NAUFRAGIO DEL VAPORE "WALLA WALLA" NEL 1902

 I DRAMMI DEL MARE: IL NAUFRAGIO DEL VAPORE 'WALLA WALLA', CARICO DI CERCATORI D’ORO REDUCI DAL KLONDIKE

Questa è l’interessante immagine disegnata dal Beltrame sulla Domenica del Corriere pubblicata il 12 gennaio 1902 e che fa parte del libro in preparazione

Il settimanale, come sempre, non riporta nessuna descrizione dell’evento e la descrizione da riportare va ricercata da altre parti con una meticolosa analisi sito-bibliografica che Eva, con pazienza ed abbandonando faccende domestiche, caparbiamente trova. Eccone un sunto.

Si tratta del drammatico naufragio del vapore "Walla Walla, un evento che si colloca nel contesto della febbre dell'oro del Klondike, scoppiata alla fine del 1896 nella regione dello Yukon, Canada. Questa corsa all'oro attirò migliaia di cercatori da tutto il mondo, molti dei quali tornavano ricchi, altri delusi dopo anni di duro lavoro e molti ci morivano.

Il "Walla Walla" era una nave della Pacific Coast Steamship Company, utilizzata per trasportare passeggeri e merci lungo la costa nord-occidentale degli Stati Uniti, spesso impiegata per il trasporto di minatori tra l'Alaska e la costa occidentale. Il naufragio più noto avvenne nel gennaio 1902, quando il Walla Walla si incagliò e affondò a causa di una tempesta al largo di Cape Flattery, vicino allo stato di Washington.

La catastrofe coinvolgeva i cercatori del Klondike, la cui storia era già leggendaria. La febbre dell'oro aveva trasformato città come Dawson City in centri frenetici, e causava sofferenze per le condizioni estreme e i rischi del viaggio.

NOTA: Il Klondike è una regione dello Yukon, nel nord-ovest del Canada, famosa per la corsa all'oro scoppiata alla fine del 1896. La scoperta di oro vicino al fiume Klondike, in particolare a Bonanza Creek, attirò decine di migliaia di cercatori da tutto il mondo, soprattutto tra il 1897 e il 1898, con Dawson City come centro nevralgico. La corsa all’oro attirò circa 100.000 persone, di cui solo un terzo raggiunse la regione. Dawson City divenne un simbolo di caos e opportunità, con saloon, teatri e una popolazione che esplose da poche centinaia a oltre 30.000 in un anno. Pochi si arricchirono e circa 4.000 minatori trovarono oro in modo significativo.

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Viaggio nel tempo 1902: in preparazione






lunedì 21 luglio 2025

PUBBLICATI I PRIMI LIBRI "VIAGGIO NEL TEMPO CON LA DOMENICA DEL CORRIERE"

Questo è il primo risultato di mesi di lavoro soprattutto da parte di chi, Eva, prepara i testi che accompagnano ogni immagine. Questi testi non compaiono nel settimanale “la Domenica del Corriere” come potrebbe sembrare, ma sono ricercati da Eva con un lavoro da certosino sfruttando internet (Google, Wikipedia, IA, ed altro) e che la sua passione per le ricerche bibliografica l’ha portata a ridurre altre attività, come cucinare ed accudire il povero marito dedito alla preparazione delle immagini da pubblicare. Siamo solo all’inizio, abbiamo altre centinaia di settimanali su cui lavorare ed al momento ci interessa moltissimo avere qualche reazione da eventuali lettori.

Per questo motivo abbiamo posto gratuiti per oggi lunedì 21 luglio e domani martedì gratuite le versioni, italiana ed inglese, degli e-book 1899-1900 e 1901. Grazie.

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domenica 20 luglio 2025

CREAZIONE DI UNA SERIE DI LIBRI STORICI

NOI MENTRE CREIAMO LA SERIE VIAGGIO NEL TEMPO con “La Domenica del Corriere” … tra un bisticcio e l’altro siamo al terzo volume, anno 1902,

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venerdì 18 luglio 2025

SONO STATO UN PRECURSORE DELLE SCENE MUTE ALLA MATURITA’

UNO STORIA VERA MAI RACCONTATA PRIMA

Ora che i 4 figli e i dieci nipoti sono grandicelli abbastanza, posso rivelare pubblicamente un mio segreto scolastico riferito alla mia maturità del liceo scientifica dell’anno 1960, ben prima della rivoluzione studentesca del 1968.

Premetto subito che la superai quella maturità, ma ad ottobre, come si usava allora, rimandatomi con ignominia. Sia chiaro, la mia non fu una motivazione politica, ma una decisione volontaria motivata da miei personalissimi motivi di calcolo scientifico. Ero un modello di studente fin dalle elementari ma solo per le materie scientifiche, ma solo un perfetto somaro per la parte letteraria che non mi piaceva e studiavo pochissimo.

Per tutto il liceo minimizzavo il mio tempo per lo studio non scientifico, italiano e particolarmente latino, mentre mi concentravo sull’amatissima matematica e fisica. Quando mia madre, dopo aver parlato con i professori delle materie scientifiche, tornava a casa riportando a mio padre il dialogo con i professori praticamente diceva che ero da premio Nobel. Quando tornava dopo la conversazione col professore di lettere, la paghetta settimanale mi veniva sospesa per un mese; praticamente il professore le garantiva che sarei stato respinto a giugno, fatto che non accadde mai anche perché all’ultimo trimestre qualcosa di lettere leggevo, anche se molto stancamente.

In quel mio modo di procedere in terza liceo riuscii a prendere in latino il voto più basso in assoluto mai attribuito ad uno studente nel secolo di esistenza dell’Istituto Zaccaria di Milano, almeno così mi disse il direttore dell’Istituto a cui fui mandato dal professor: il voto era uno zero con davanti venti meno!

Il fatto fu una totale incomprensione tra il professore di lettere ed il sottoscritto. Avevo scoperto che per tradurre per iscritto brani dal latino all’italiano risparmiavo molto tempo se rileggevo il testo latino diverse volte fino a comprenderne il senso e poi scriverlo giù in italiano per quello che avevo capito e senza nemmeno aprire il vocabolario. La cosa mi era andata abbastanza bene diverse volte e quindi proseguii con quel metodo fino a quando, sbagliando alla grande, tradussi una guerra Punica in un pascolo di pecore.

Le mie spiegazioni al professore che non era per prenderlo in giro, ma era stato un mio grande svarione nel capire il brano leggendolo. Non ci fu verso, i miei genitori, ambedue, chiamati dal direttore, garanzia matematica del mio respingimento a giugno, paghetta sparita per sempre ecc. ecc.

Naturalmente il professore di lettore non riuscì a respingermi ma solo rimandarmi ad ottobre perché per respingermi occorreva la maggioranza dei professori e persino quello di ginnastica votò a mio favore.

Ma veniamo alla maturità a cui giunsi avanti un anno perché i miei mi fecero cominciare le elementari a 5 anni, forse perché già da allora si illudevano d’aver originato un genio che certamente non ero.

Allora alla maturità si portavano gli ultimi 3 anni, non come ora solo l’ultimo e, col mio metodo di ottimizzare il tempo di studio, valutai cosa studiare o cosa meno. Alla fine, conclusi che non dovevo perdere tempo per l’inglese mentre dovevo concentrami su italiano e un po’ il latino che, tra l’altro, superai incredibilmente bene compresa la traduzione dal latino all’italiano utilizzando, questa volta, il vocabolario.

L’inaspettata tragedia successe all’orale delle materie scientifiche, il primo delle due sezioni in cui erano divise le interrogazioni. Cosa che non potevo prevedere, l’inglese, materia secondaria per quella maturità, era stata agganciata in coda alla prima interrogazione dopo matematica, fisica e scienze.

L’orale era pubblico e vi assistevano i miei compagni ed il professore dello Zaccaria che ci accompagnavano e chi interrogava erano i professori e le professoresse di quelle materie compresa la professoressa di inglese. Passati matematica, fisica e scienze a dir poco meravigliosamente con complimenti, mi toccò rispondere alle domande della professoressa di inglese. Nel mio piano per l’inglese avevo previsto di fare scena muta da panico, di inventarmi qualcosa di emozione ecc. ecc., solo che quella professoressa aveva assistito alle mie sfolgoranti performance scientifiche e non poteva certo credere a mie scene da panico. Ricordo come fosse ora che quella poveretta fece di tutto per tirarmi fuori qualche parola fino al punto della sua disperazione e potermi mandare via col minimo mi disse: “va bene, dimmi gli autori inglesi che port!”. Io non avevo aperto nemmeno il programma e non riuscii a nominarne neanche uno, feci la scena più muta che non si può, ma non per emozione, ma perché quei nomi non li ricordavo proprio.

Ci fu l’intera commissione che mi sgridò e, quel che fu peggio, essendo il primo ad essere interrogato in ordine alfabetico, sia il mio professore sia i miei compagni è mancato poco che mi linciassero una volta finita l’interrogazione.

Per concludere, comunque ad ottobre superai la maturità dopo un’estate a studiare inglese e, a giugno, per castigo mi mandarono ad ottobre anche in italiano che, per la verità, avevo superato abbastanza bene ed anche già ben preparato.

Entrai così ancora diciottenne al Politecnico di Milano dove, per fortuna, non mi tormentavano più studi umanistici, italiano, lingue e … alla fine mi sposai un’umanista laureata in lingue alla Bocconi che da cinquanta anni mi tedia con le sue nozioni di letteratura, arte e con cui ho litigato in tutti i nostri numerosi viaggi all’estero perché io volevo visitare musei scientifici e lei dei noiosissimi centri di arte o storia che mi facevano annoiare a morte.



mercoledì 16 luglio 2025

STORICA VITTORIA SPORTIVA ITALIANA

Dalla “la Domenica del Corriere” del 1921 troviamo questa bellissima copertina del Beltrame con la didascalia: “LE GRANDI VITTORIE SPORTIVE ITALIANE ALL’ESTERO. ALLA RIUNIONE DI PRAGA. OVE L’ITALIA HA CONQUISTATO IL PRIMO POSTO: L’ARRIVO DI MARTINENGHI, VINCITORE DELLA CORSA DI 5000 METRI, BATTENDO IL CAMPIONE FRANCO CORLET.

La si troverà come parte di un nostro prossimo volume.

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lunedì 14 luglio 2025

TRASMISSIONI RADIO 120 ANNI FA

 MARCONI E TRASMISSIONI SENZA FILO.

L’immagine della “La Domenica del Corriere”, anno 1906, qui riportata dalla nostra collezione, dimostra chiaramente come già da allora in Italia si procedesse all’impiego civile delle comunicazioni radio del grande Marconi. La didascalia afferma: “GUGLIELMO MARCONI ASSISTE A MILANO ALLE PROVE DELLA PRIMA STAZIONE RADIOTELEGRAFICA MOBILE”.

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domenica 13 luglio 2025

LO SPAZIO VISTO UN SECOLO FA

 ECCO COSA SI DICEVA AL PUBBLICO UN SECOLO FA SULLO SPAZIO!

Questa è la didascalia della strana immagine pubblicata dalla “La Domenica del Corriere”.

“DALLA TERRA ALLA LUNA - Una palla di cannone impiegherebbe otto giorni e cinque ore per arrivare alla Luna. Il rombo d’una esplosione vulcanica impiegherebbe trenta giorni e venti ore. Un treno ferroviario arriverebbe alla stazione lunare dopo tre settimane. — Quando queste macchine saranno in azione, quanti giorni e quante ore saranno necessari perché cento quintali di cioccolato Bonatti, partendo da Milano, giungano ai mercatanti lunari?”

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sabato 12 luglio 2025

CAMBIAMENTO CLIMATICO ED AMBIENTE

PROTEZIONE AMBIENTALE. ERA SENTITA GIA’ ALL’INIZIO DEL SECOLO SCORSO!

Proseguendo nella lettura della “Domenica del Corriere” per realizzare il terzo volume della nostra serie “Viaggio nel tempo 1902”, ci siamo imbattuti in questa veramente interessante storia.

L’immagine riporta la "Festa popolare degli Alberi" indetta per promuovere la riforestazione e la consapevolezza ambientale, con il coinvolgimento della famiglia reale e delle scuole sotto il regno di Vittorio Emanuele III, salito al trono nel 1900 dopo l’assassinio di Umberto I. Si tratta di una festa istituita ufficialmente nel 1898 per contrastare la deforestazione causata dall'industrializzazione e dall'espansione agricola. Nulla di nuovo sotto il Sole! La perdita di foreste aveva portato a erosione del suolo, inondazioni e scarsità di legname.

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lunedì 7 luglio 2025

CALCIO GRAFFITI. MILAN CONTRO TORINO 1902

PARTITA DI CALCIO MILAN-TORINO. ANNO 1902

Ecco un’altra chicca preparando il terzo volume della serie “Viaggio nel tempo col Corriere della Domenica”. Si tratta della partita svoltasi al Trotter di Milano nel marzo 1902 in cui le squadre milanesi e torinesi facevano parte di un torneo per la conquista della “Medaglia Reale”, prestigioso premio offerto da Re Vittorio Emanuele III.

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domenica 6 luglio 2025

ARCHEOLOGIA STORICA DISSOTTERRATA DALLA DOMENICA DEL CORRIERE

INCREDIBILI MERAVIGLIE INTERNAZIONALI TROVATE NELLA DOMENICA DEL CORRIRE DI OTRE UN SECOLO FA.

Nel creare questi nuovi libri non avremmo mai immaginato di trovarvi storie di guerre sconosciute, un’archeologia sepolta che stiamo dissotterrando. Ecco 4 esempi del primo volume. Un esempio:

17 sett 1899. Grandi manovre in Piemonte: Spostamento dell'artiglieria durante l'azione definitiva.

18 mar 1900. La guerra anglo-Boera: il generale boero Cronje si costituisce.

29 apr 1900. La guerra Anglo-Boera: l'imboscata in cui gl'inglesi traversando un guado a Bushman-Kop

23 lug 1900. Formazione del contingente di truppa dato dall'Italia alla guerra contro la Cina.

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sabato 5 luglio 2025

Ettore Accenti, intervista, 25 febbraio 2025

 Per sapere tutto su chip, microchip e semiconduttori cliccare qui.

L’ingegnere italiano che portò l’Italia nel futuro: dai microprocessori Eledra 3S all’era Intel

 Giornalista Carlo Denza: Lugano, 25 febbraio 2025

 

Ingegnere Ettore Accenti al CERN

Un’intervista esclusiva a Ettore Accenti. Pioniere dei pionieri della rivoluzione tecnologica in Italia. Ingegnere e imprenditore, ha segnato la storia dell’informatica italiana. Fondatore di Eledra 3S negli anni ’60, ha portato i microprocessori Intel in Italia negli anni ’70 e reso accessibili i computer Amstrad negli anni ’80, collaborando con aziende leader del settore.

Ettore Accenti, ingegnere e imprenditore, ha segnato la storia dell’informatica italiana. Fondatore di Eledra 3S negli anni ’60, ha portato i microprocessori Intel in Italia negli anni ’70 e reso accessibili i computer Amstrad negli anni ’80, collaborando con aziende leader del settore.

Ho incontrato Ettore Accenti, ingegnere e fondatore di Amstrad Italia, in un grigio pomeriggio di febbraio. La nostra chiacchierata si è subito trasformata in un viaggio storico: un racconto che inizia a Milano, alla fine degli anni Sessanta, attraversa gli Ottanta e arriva ai giorni nostri, testimoniando in prima persona gli eventi che hanno forgiato la Silicon Valley.

La nascita dell’industria elettronica, lo sviluppo tecnologico e le storie di visionari che trasformarono la Valle di Santa Clara nel Sancta Sanctorum della tecnologia. Decisioni rivoluzionarie – come quella di Intel di abbandonare le memorie per concentrarsi sui microprocessori – vennero prese nelle stanze “segrete” dei colossi del settore, plasmando il futuro digitale. Scienziati, inventori e trilioni di dollari hanno catapultato il mondo nella rivoluzione informatica, partendo da una terra un tempo dominata da frutteti. In sole due ore di intervista, Accenti mi ha trasportato, con il pathos del suo racconto, in quegli ambienti, facendomi scoprire storie e persone che altrimenti sarebbero rimaste nell’ombra.

L’ingegnere Accenti incarna le qualità esemplari degli italiani: l’intraprendenza milanese, l’anarchia creativa napoletana, la tenacia dei meridionali e l’ingegno di una consorte siciliana. Questo mix spiega i suoi successi, nonostante un contesto spesso poco favorevole. Ma come ebbe inizio questa avventura? Scopriamolo insieme.

Nato a Milano in una famiglia di ingegneri, coltivò fin da piccolo una passione viscerale per la tecnologia, accompagnata dall’amore per la fotografia. Dopo il liceo, all’Istituto Zaccaria, si iscrisse al Politecnico di Milano. La scintilla definitiva si accese durante le scuole medie, quando, leggendo un libricino divulgativo, scoprì le onde hertziane e realizzò il suo primo ricevitore radio.

Negli anni in cui, all’Università di Berkeley, prendeva forma il movimento del Sessantotto – che in Italia culminò con l’autunno caldo – Accenti, a Milano, saldava transistor, replicando in piccolo la rivoluzione tecnologica d’oltreoceano. Collaborando con una rivista di elettronica, si immerse nello studio dei semiconduttori, i materiali alla base dei transistor che di lì a poco avrebbero sostituito le ingombranti valvole termoioniche. Fu così che ebbe inizio la sua missione: trasformare l’Italia da spettatrice a protagonista dell’era dei microchip.

Per colmare le lacune dell’editoria hobbistica, utilizzò le “replay card” – cartoline prestampate per richiedere dati tecnici alle aziende. Grazie a questo sistema, ottenne manuali e componenti da aziende come Philips e SGS, realizzando progetti pionieristici. Ma il salto definitivo arrivò con Intel.

Carlo: Ingegnere, come iniziò la collaborazione con Intel?

Accenti: Nell’agosto del 1969, leggendo la rivista “Electronics“, scoprii la neonata Intel, fondata da Robert Noyce e Gordon Moore a Mountain View. Da amministratore di Eledra 3S, inviai una lettera – scritta dalla mia segretaria, futura moglie e studentessa alla Bocconi – per propormi come loro rappresentante in Italia.

venerdì 4 luglio 2025

ENERGIE MISTERI - SOLARE + FOTOVOLTAICO Vs ENERGIA PRIMARIA

 

MI FARO’ QUALCHE NEMICO IN PIU’ CON QUESTO MIO ARTICOLO

Energia e misteri, questo l’articolo pubblicato ora sul mensile svizzero Ticino Management con cui collaboro da molti anni. Riporto i numeri spietati sull’energia che dimostrano come solare ed eolico ben poco possono fare per risolvere il problema dell’umanità.

Oggi contribuiscono per il 2,5% dei nostri consumi energetici totali e dal 2019 ad oggi su un incremento idei consumi totali del mondo pari a 12.000 Terawattora hanno contribuito con un incremento pari a 2.300 TWh … ce ne vuole di strada perché queste energie raggiungano anche solo a coprire gli incrementi futuri dei consumi di questa ingorda umanità!

Per la versione pdf: https://bit.ly/4l73cqU




martedì 1 luglio 2025

VIAGGIO NEL TEMPO. Pubblicato il secondo volume anno 1901

Siamo così ai primi due volumi pubblicati, ambedue nei formati e-book, cartaceo a colori e con copertina rigida. La serie, che rappresenta “IMMERSIONE NELLA CRONACA COME ERA VISSUTA DAI NOSTRI PROGENITORI NELLA LORO EPOCA CON LA DOMENICA DEL CORRIERE”, continuerà con le stupende immagini create da Achille Beltrame e le estese descrizioni storiche ricavate con tanta pazienza da Eva.

Per gli amici abbiamo impostato al prezzo minimo PER DOMANI MERCOLEDÌ 2 LUGLIOLE VERSIONI CARTACEE A COLORI (10 ANZICHÉ 19 EURO CON ZERO ROYALTY).

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CENTRALE IDROELETTRICA ITALIANA DEL 1901, LA PIU' GRANDE D'EUROPA

 Achille Beltrame, Il famoso disegnatore del settimanale “la Domenica del Corriere” del 1901, ritrae qui la l’imponente centrale idroelettrica più grande d’Europa a Vizzola-Ticino, vicino al Lago Maggiore.

Nell’immagine re Vittorio Emanuele III, accompagnato dalla regina Elena, ispeziona l'impianto iniziato nel 1898 ed appena ultimato.

Si tratta di un esempio dell’avanzato stato della tecnologia elettrica nell’Italia di allora con una capacità di 19.000 cavalli (circa 14 MW), la più potente dell’Europa dell’epoca.

La centrale utilizzava turbine di tipo Kaplan con 4 pale in acciaio, del diametro di 6,1 m. e una velocità di 62,5 giri al minuto. L’alternatore, di costruzione Ansaldo-S. Giorgio, aveva una potenza di 14.500 kVA con una tensione di 10 kV e produceva 300 GWh.

Questa meraviglia è riportata nel nostro secondo volume della serie “Viaggio nel tempo” disponibile in Amazon da domani.

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Viaggio nel tempo 1901 (Vol. 2): in pubblicazione il 2 luglio.

Nel mio Blog altri documenti del settimanale: https://bit.ly/3FU1KJk