La soluzione di quanto sento nella questione tra Italia ed
ArcelorMittal mi sembra non impossibile da risolvere, seppure complicata.
Sono andato a valutare la situazione dell’acciaio in Italia
e nel mondo e mi sono chiesto in grande sintesi: quale è il pensiero più
importante che assilla un impresa ed un imprenditore? La mia risposta è: gli
ordinativi!.
Ora pare dalle statistiche che l’Italia consumi 24 milioni
di tonnellate d’acciaio all’anno ed il piano della ArcelorMittal più ottimistico
era quello di produrre a Taranto 8 milioni di tonnellate da fornire tra estero
ed Italia. Ora, mia domanda, se l’industria Italiana che consuma acciaio,
magari con una spintarella governativa, garantisse a Taranto ordinativi per
raggiungere quell’obiettivo, come potrebbe ArcelorMittal rinunciare a quegli ordini ed
andarsene?
Naturalmente capisco bene come offrire una cosa del genere
richieda la partecipazione di molti attori, ma se si va a vedere chi consuma
acciaio si può notare che buona parte delle industrie sono controllate in modo
diretto od indiretto dallo Stato … per cui … lascio a chi legge fare qualche
considerazione.
Ovvio che poi tutte le questioni legali ed ambientali vanno
definite, ma se la produzione andasse avanti tutti quei problemi diventerebbero minori.
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