giovedì 27 luglio 2023

INEVITABILITA' DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO ANTROPICO

Più analizzo i dati storici e quelli attuali sul riscaldamento antropico del nostro pianeta e più mi rendo conto che questo riscaldamento non solo non si fermerà ma anzi, che dagli otto centesimi di grado centigrado ogni dieci anni degli ultimi cento anni, passerà ad incrementarne l’aumento annuo.

Indubbiamente originato dalle emissioni di CO2 passate dai 200 ppm (parti per milione) dell’era preindustriale ai 420 ppm attuali credo che alla fine del XXI secolo, se andrà bene, avrà almeno 200 ppm in più per il semplice motivo che nessuna politica potrà fermarlo.

La vera ragione è che la nostra ingordigia di energia, che ne è la causa, non si fermerà ed il suo consumo individuale, che è proporzionale al nostro benessere come dimostrano le statistiche, richiederebbe di ridurlo il nostro benessere medio mondiale, cosa impossibile.

Le politiche di tutte le nazioni ricercano, e giustamente, il benessere dei propri cittadini, e se questo benessere è proporzionale al PIL e questo è proporzionale al consumo di energia individuale, qualcuno mi dovrebbe spiegare quale politico resterebbe in carica se proponesse una riduzione del benessere dei propri cittadini.

Non ci vuole molto per calcolare che dei quattro scenari previsti dalle COP sarà già tanto se si realizzerà il più pessimistico (RCP 8.5), cioè una situazione che prosegua con le politiche che conosciamo e cioè un aumento della temperatura media dell’atmosfera superiore, e di molto, al grado centigrado nell’anno 2100 con le inevitabili conseguenze.

Se partiamo dal consumo mondiale di energia primaria nell’anno 2022 pari a 165.945 TWh (terawattora) e lo proiettiamo all’anno 2050 con una popolazione mondiale aumentata di due miliardi di persone rispetto ad oggi e, come molti autorevoli economisti prevedono, un raddoppio del PIL mondiale nell’anno 2050, un consumo mondiale di energia primaria diverrà in quell’anno pari ad almeno 340.000 TWh nonostante tutti gli sforzi per aumentare le energie rinnovabili di alcune consapevoli nazioni con non più di due miliardi di individui.

È una questione di numeri: se, a puro titolo d’esempio, di eolico e solare a quella data saremo riusciti a produrne all’anno 10 volte di quanta ne produciamo oggi (0,80% solare e 1,27% eolico sul totale che abbiamo consumato nel 2022) per quella data rappresenterà una modesta percentuale dell’energia consumata da noi tutti, con buona grazia per l’inquinamento.

Senza qualche sostanziale modifica alle politiche mondiali che coinvolga tutti i Paesi sarà difficile sfuggire dal riscaldamento globale previsto dalla RCP 8.5, soprattutto se consideriamo l’incremento dei consumi di ben quattro miliardi di individui che oggi consumano un trentesimo di quanto noi consumiamo nel mondo Occidentale e che dispongono di economica energia fossile.

Seguono alcune immagini che meglio di tante parole inquadrano chiaramente la situazione.

Miei libri sull’argomento:

Italiano

Energia. Tutto quello che è bene sapere: https://amzn.eu/d/fQ0VGDc

Energia e Clima. La grande questione. https://amzn.eu/d/jiQhjKB

English

Energy. Everything to know. https://a.co/d/9SGjO3n

Energy and Climate Change. https://a.co/d/0jm3JeH
























Nessun commento:

Posta un commento