Il progresso delle automobili sul finire del XIX secolo era stato costante e si rifletteva anche sulle velocità raggiunte durante competizioni sportive. La velocità era diventata la misura della qualità di un'automobile: era quindi logico che ad un certo momento dovessero iniziare dei tentativi di primato basati sulla velocità pura. Dato che a questo fine era necessario disporre di una grande potenza, anche se di breve durata, fu così che i primi record furono stabiliti da automobili elettriche, le quali potevano erogare per poco tempo la potenza massima necessaria. La prima autovettura che superò 100 Km/h fu un veicolo con un motore elettrico da 100 CV: la JAMAIS CONTENTE. Questo record fu stabilito a seguito di una sfida tra il belga Camillo Jenatzy e il francese conte Chasseloup-Laubat. I due gentiluomini automobilisti, a bordo delle loro vetture elettriche, scesero in campo in diverse riprese, dal 18 dicembre 1898 al 29 aprile 1899. Le medie segnate dai cronometri aumentarono di volta in volta: 63, 66, 70, 80, 93 Km/h. II 29 aprile 1899 Jenatzy, a bordo della JAMAIS CONTENTE, raggiunse i 105,904 Km/h, battendo il suo avversario e sbalordendo il mondo automobilistico. L’auto disponeva di due motori elettrici per ciascuna delle ruote posteriori per una potenza elettrica totale di 50 kW, pari a 68 HP, alimentati da 100 accumulatori da 2 volt per un totale di 1,5 tonnellate. La JAMAIS CONTENTE fu anche la prima automobile ad essere carrozzata aerodinamicamente, precedendo di quasi vent'anni i primi seri tentativi in questo campo.
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